Presentazione
Sono particolarmente contento di presentare all’attenzione della nostra comunità e, in particolare, di tutti gli operatori territoriali, una ricerca fortemente impegnata che, spero, porti un contributo prezioso alla costruzione di un più efficace sistema di conoscenze e di interscambio delle medesime. Siamo alla presenza di un elaborato ambizioso, di un’indagine di grande complessità organizzativa, di una pubblicazione radicalmente innovativa. Il lavoro, iniziato alcuni anni or sono, viene presentato con lusinghieri risultati e con il giustificato orgoglio per un impegno che ha visto protagonisti i funzionari della Provincia. Si tratta di una preziosa testimonianza del livello di preparazione acquisito dai tecnici degli Enti Locali e del livello di professionalità e specializzazione che anima il competente settore della Provincia e che ne fa un sicuro polo di riferimento nel sistema della conoscenza territoriale. Ciò è ancora più importante se si considera che in questi anni stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione della domanda di nuovi, aggiornati strumenti di lettura del territorio e di validi supporti di riferimento ai nuovi interventi.
Tale domanda, proveniente sia dal settore pubblico che da quello privato, è tanto più consistente quanto più elevato è il grado di dettaglio dei suoi contenuti. E qui, il lavoro predisposto mostra tutta la sua utilità e la sua valenza.
Un’impresa ardua, dunque, ma essenziale per poter avviare qualunque progetto di sistema informativo territoriale e per eliminare anacronistiche situazioni. La conoscenza del territorio in tutti i suoi aspetti non si può più limitare alla produzione di una base cartografica ma deve essere finalizzata alla costruzione, al potenziamento ed all’arricchimento di un sistema di conoscenze riferito al territorio in grado di meglio e più puntualmente indirizzare i diversi momenti decisionali.
Ogni livello ne trarrà benefici, ogni soggetto abilitato potrà assumere le informazioni necessarie per impostare un qualsiasi intervento che non sia estraneo al quadro di riferimento all’interno del quale esso si inserirà.
La tecnologia è, oramai, in grado di offrire ampie possibilità per la condivisione delle conoscenze in tempi reali da parte di tecnici, politici, e anche di qualsiasi cittadino. È evidente che l’accelerazione dei processi conoscitivi e d’informazione comporta una rivoluzione anche degli apparati amministrativi: di quelli che producono le informazioni o le offrono all’utenza ma anche di quelli che ad esse vogliono accedere ed accedervi rapidamente.
Se questo traguardo richiede un processo laborioso e non privo di difficoltà d’ordine operativo, politico ed economico va, tuttavia, sottolineato come il suo raggiungimento rappresenti non solo un qualificante salto culturale ma anche una grande conquista da parte della collettività.
Questa ultima, infatti, potendo fruire di servizi rapidi ed economici ed essendo facilmente informata, partecipa più da vicino alla gestione politica del territorio. Nel processo d’evoluzione civile di una comunità, infatti, ha grande importanza il fatto che tali conoscenze non siano appannaggio e privilegio di pochi addetti ai lavori e che le problematiche connesse al territorio siano visibili in una trasparenza, per cosi dire, radiografica.
Proprio il divenire della scienza, il sempre più alto traguardo raggiunto dalle discipline matematiche e tecniche, in uno con la crescita di una responsabile coscienza civica, hanno aumentato la quantità di dati, di messaggi, di comunicazioni e di sollecitazioni cambiando profondamente culture, sensibilità ed esigenze dell’uomo e modificando i bisogni collettivi della società. La Provincia non poteva restare inerte dinanzi a questa sfida. Non è soltanto un’esigenza che nasce dal dovere istituzionale di predisporre il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. C’è qualcosa di più. La conoscenza assume il ruolo di strumento di nuova identificazione dei soggetti con il territorio e con le sue istituzioni rappresentative. Le diversità di condizioni (ambientali, socio-economiche, culturali) – che chiaramente emergono dalla lettura – non costituiscono più squilibri, ritardi da colmare, ma differenze da valorizzare in quanto tali.
Tutto ciò, anche alla luce dell’esponenziale aumento della velocità di trasmissione delle informazioni, ci costringe a cambiare radicalmente i rapporti tra la pubblica amministrazione ed il cittadino e tra persone e persone.
Siamo consapevoli che lo studio del territorio è una disciplina complessa per almeno due motivi: da un lato l’enorme varietà dei fenomeni in esame (fisici, economici, sociali, ecc.) e dall’altro le relazioni che collegano tali fenomeni.
Si potrebbe semplificare il problema lasciando alla sensibilità del politico o del tecnico quest’ultimo aspetto e fornire almeno un quadro per quanto possibile aggiornato della situazione.
Ma siamo certi che oggi non basta più.
Allora se il quadro aggiornato adesso c’è il prossimo passo è quello di studiare le relazioni per dare alla provincia di Avellino un funzionamento a “sistema”.
E questo lo faremo con tutti gli attori del nostro territorio
Francesco Maselli
Presidente della Provincia di Avellino
*Prefazione a cura dell’Avv. Stefano Sorvino