Napoli, 29 settembre 2021.
Quali benefici per l’ambiente scaturiranno dalla rifunzionalizzazione dei grandi impianti di trattamento delle acque reflue di Cuma e Napoli Nord? L’operazione, affidata dalla Regione Campania al gruppo francese Suez, rappresenta uno dei più grandi investimenti degli ultimi anni in Europa in materia di depurazione e si rivolge a un bacino di utenti pari a circa 2 milioni di abitanti. All’evento promosso da Suez il 28 settembre a Napoli, alla presenza, tra gli altri, dell’amministratore delegato della multinazionale francese, Bertrand Camus, e del vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, ha partecipato anche il direttore generale Arpac Stefano Sorvino, nel corso di una tavola rotonda moderata dal direttore de Il Mattino Federico Monga. “La Campania al passo con l’Europa: modernizzazione e depurazione delle acque. Il modello di Cuma e Napoli Nord“, il titolo dell’evento ospitato nelle sale dell’Hotel Excelsior a via Partenope.
Sorvino ha ricordato che Arpac è intervenuta nell’operazione di rifunzionalizzazione dei due grandi impianti di depurazione non soltanto con un ruolo di controllo, ma anche in chiave preventiva fornendo indicazioni in fase di autorizzazione e progettazione degli interventi. «I controlli periodici, sia sul funzionamento delle varie componenti degli impianti che sulle caratteristiche degli effluenti rilasciati nell’ambiente, sono svolti in base alle prescrizioni del decreto legislativo 152 del 2006», ha detto il direttore generale Arpac. «Si registra un significativo miglioramento della performance ambientale dei due impianti, seppure con una certa sfasatura temporale in quanto l’intervento sul depuratore di Cuma precede di alcuni mesi quello sul depuratore di Napoli Nord. Ci auguriamo e crediamo che questi risultati possano essere consolidati negli anni a venire. Se allarghiamo lo sguardo al contesto ambientale più ampio, notiamo che negli ultimi anni è gradualmente migliorata anche la qualità delle acque di balneazione del litorale domizio, seppure con criticità episodiche che continuano a verificarsi soprattutto in caso di forti piogge. Il legame tra performance dei servizi di depurazione e qualità delle acque di balneazione è confermato dall’esperienza di Punta Gradelle, il depuratore comprensoriale attivato in anni recenti in Penisola Sorrentina, dove si registra un consolidamento delle caratteristiche di eccellenza del contesto ambientale sebbene il quadro di partenza fosse già ampiamente positivo. Per i grandi depuratori di Cuma e Napoli Nord, stiamo provando a implementare un sistema di monitoraggio in continuo di un set di parametri fisici, chimici e biologici, da affiancare all’attuale quadro dei controlli che è già comunque in linea con le prescrizioni tecniche e normative di settore».