Napoli, 22 marzo 2021.
Il webinar presenta un titolo suggestivo, che proietta tutti nel complesso ruolo istituzionale delle parti presenti: l’avvocato; il tecnico ispettivo; il magistrato; le forze dell’ordine; la società gestore del servizio. E tutto gira intorno all’acqua. Come sappiamo, l’acqua è alla base di tutte le forme di vita conosciute, comprese l’essere umano. Al contempo, è una risorsa limitata, che va tutelata: nel 2010 una risoluzione Onu (n. 64) ha decretato il diritto all’acqua sicura e pulita come diritto umano, universale e fondamentale: ecco che il diritto trasforma una risorsa naturale in un bene giuridico da salvaguardare, sia del singolo individuo, che della collettività; sia sotto il profilo del suo appartenere all’Ambiente con la A maiuscola, che sotto il profilo della tutela delle risorse idriche.
Ebbene la salvaguardia di tale diritto è testimoniata dalla sinergica presenza dei soggetti istituzionali presenti al Simposio, ognuno con il suo ruolo:
– La Fondazione è chiamata a formare gli avvocati di domani e di oggi, per fornire le condizioni per una crescita della cultura forense e giudiziaria in ambiti multidisciplinari e di attualità come quelli del diritto ambientale;
– L’Arpac, ente strumentale a carattere tecnico scientifico della Regione Campania, è chiamata a monitorare, controllare e prevenire le fonti di inquinamento sulle matrici ambientali principali come terra, aria, acqua, e al contempo a svolgere attività di sensibilizzazione e informazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali;
– La Magistratura ritiene fondamentale perseguire una effettiva tutela ambientale, nell’ambito proprio del perseguimento degli illeciti ambientali; in particolare poi, il Tribunale Superiore e i Tribunali Regionali delle acque pubbliche gestiscono un contenzioso che può grosso modo suddividersi in due grandi categorie: cause relative allo sfruttamento complessivo della risorsa idrica e cause relative alla regimentazione della risorsa idrica ed ai danni conseguenti;
– Le Forze dell’Ordine: nella lotta agli illeciti ambientali, fondamentale appare il rapporto tra la polizia giudiziaria e la magistratura; tra la polizia giudiziaria, la magistratura e l’Arpac;
– L’Abc, infine, ha una mission aziendale particolare: opera al fine di assicurare un’ottima qualità dell’acqua distribuita, impegnandosi a essere motore di sviluppo del territorio, nel quale opera a tutelare sia l’ambiente che, nello specifico, la preziosa risorsa che è chiamata a gestire.
Tutte le istituzioni intervenute, insomma, svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’acqua e del nostro diritto all’acqua sicura e pulita.
Il presidente della Fondazione, avv. Giuseppe Vitiello, ha evidenziato come siano fondamentali la formazione e i momenti di interscambio istituzionale come occasioni di crescita e di confronto e di miglioramento delle azioni propulsive delle singole istituzioni, auspicando ulteriori momenti di incontro sia di carattere istituzionale che di convegnistica. Il Direttore Generale Arpac, avv. Lugi Stefano Sorvino, nel presentare le competenze e le funzioni delle Agenzie ambientali nella tutela delle risorse idriche, ha delineato un esaustivo quadro normativo della disciplina della risorsa “acqua”, dal Testo unico sulle acque del 1904 al Testo unico sull’ambiente n. 152/2016.
L’intervento del prof. Luca Longhi ha evidenziato i principi costituzionali del diritto all’acqua e i modi di gestione del servizio idrico, evidenziando attraverso la lettura dell’art. 32 della Costituzione l’acqua come bene, l’acqua come diritto, l’acqua come servizio, offrendo una lettura costituzionalmente orientata di un elemento naturale a servizio dell’uomo. Il Direttore Tecnico Arpac, dott. Claudio Marro, nel presentare il ruolo di Arpac nella protezione delle acque pubbliche, ha toccato il nucleo centrale del webinar, ovvero la tutela qualitativa della risorsa acqua: l’Agenzia ha il compito precipuo di tutelare le risorse idriche, anche in una funzione di tutela dell’ambiente.
Il ruolo fondamentale nella tutela della risorsa acqua è stato evidenziato anche nel discorso del dott. Giugliano Tartaglione, magistrato della Corte di Appello, fino a pochi mesi fa membro della Sezione del Tribunale speciale delle acque pubbliche presso la stessa Corte di Appello: il magistrato, nel sottolineare la specialità del rito e le caratteristiche dei provvedimenti, ha sottolineato le peculiarità di tale Tribunale. Dal canto suo, il dott. Giuseppe Onorati, dirigente della U.O.C. Reti di Monitoraggi e Cemec dell’Arpac, ha dimostrato come nel lavoro di un tecnico si sintetizzi bene il binomio Ambiente-Diritto.
L’intervento del Colonello Pasquale Starace, Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Ambientale Napoli, dal titolo “La Tutela delle acque interne superficiali: il caso Sarno.”, ha toccato dei temi delicati che vedono coinvolti la Direzione Tecnica, i Dipartimenti, la Direzione Generale, tutti i giorni, per operazioni di campo non sempre facili e per sollecitazioni continue che il nostro territorio porta tanto alle Forze dell’Ordine come ai tecnici dell’Agenzia, chiamati a contrastare fenomeni distorsivi, determinati fondamentalmente da comportamenti illegittimi dell’uomo. Il Colonnello ha voluto sottolineare il forte legame tra l’Agenzia, il suo Comando e la Magistratura, che ha consentito di ottenere i risultati degli ultimi anni, auspicando una conferma di questa proficua collaborazione.
Infine, l’intervento dell’ing. Francesco Cirillo, Funzionario dell’Acqua Bene Comune di Napoli, avente come titolo “Il servizio idrico integrato a Napoli con Abc”, ha ribadito, in linea con la stessa policy dell’Arpac, che il gestore del servizio opera in sicurezza per la tutela della risorsa acqua, avendo un sistema di controllo di qualità della stessa. Inoltre ha evidenziato un altro aspetto della tutela della risorsa, ovvero la prevenzione degli sprechi della stessa, anche affrontando la questione delle perdite a carico della rete idrica.