Napoli, 9 febbraio 2021.
Arpac integrerà la classificazione dello stato ecologico dei fiumi campani, in attuazione del Piano regionale di tutela delle acque, anche avvalendosi di una Convenzione di partenariato tecnico-scientifico con il Cugri. Di recente infatti è stato siglato uno specifico accordo tra l’Agenzia ambientale della Campania e il Consorzio inter-universitario per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, organismo partecipato da Università di Napoli Federico II e Università di Salerno che vanta una storica esperienza nello studio delle questioni ambientali e idrogeologiche del contesto regionale. L’accordo sul monitoraggio idro-morfologico dei copri idrici campani, che ha una durata di sei anni, è stato sottoscritto dal direttore generale Arpac, avv. Stefano Sorvino, con il direttore del Cugri, il prof. Domenico Guida.
Saranno 238 i tratti fluviali oggetto di monitoraggio, secondo quanto previsto dal Piano di gestione delle acque dell’Autorità distrettuale dell’Appennino meridionale. Grazie a questa convenzione, l’Arpa Campania potrà integrare, nell’ambito della classificazione dei corpi idrici superficiali, le informazioni sugli aspetti idro-morfologici, sintetizzate dall’Indice di qualità morfologica (Iqm) e dall’Indice di alterazione del regime idrologico (Iari), entrambi previsti dal decreto ministeriale 260/2010. Si tratta di aspetti, che spaziano dalla portata dei fiumi, allo stato della vegetazione lungo le sponde, all’impatto delle opere artificiali lungo i corsi d’acqua, che completano il monitoraggio dei parametri chimici ed ecologici svolto storicamente dall’Agenzia.