Maratea, 15-17 maggio 2008
Le aree costiere in Italia si estendono per circa 8000 km e rivestono un’importanza strategica per il paese e per la Basilicata. Al loro interno si rinviene una notevole varietà di sistemi naturali e di siti archeologici dì eccezionale valore e si concentrano importanti centri urbani, principali vie di comunicazione, attività economiche agricole, turistiche, industriali, commerciali spesso di rilevante importanza.
Da alcuni decenni le coste italiane, e tra queste i litorali ionico e tirrenico della Basilicata, subiscono processi erosivi sempre più accentuati, che dipendono da un insieme di fattori quali: l’azione del mare, le variazioni del regime climatico, l’antropizzazione, l’uso delle acque e dei suolo net bacini fluviali. L’erosione ha raggiunto ormai livelli tali da determinare danni consistenti agli ambienti naturali, alle attività economiche, alle iniziative di sviluppo socio-economico non solo delle aree costiere ma anche dei territori circostanti.
Il Convegno nazionale “Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare” – organizzato dalla Regione Basilicata, dalle Autorità di Bacino della Basilicata e della Puglia, dal Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero – costituisce un importante momento di approfondimento, di confronto e di diffusione delle conoscenze sviluppate sulle coste italiane, con particolare riferimento alle seguenti tematiche: caratteristiche fisico-ambientali, metodi di analisi e modellistica delle zone costiere; sistemi di monitoraggio dei processi e delle dinamiche evolutive della costa; sistemi informativi regionali della costa; difesa dei litorali in rapporto alla sostenibilità ambientale ed alla gestione integrata delle aree costiere e dei sistemi bacino-costa.
Il convegno si pone l’ambizioso ma fondamentale obiettivo di individuare forme sostenibili di pianificazione e gestione integrata delle coste ita-liane e dei sistemi bacini fluviali-costa, che rendano compatibili, per quanto possibile la tutela degli ecosistemi costieri con un ordinato sviluppo socio-economico dei territori. Il presente volume raccoglie i contributi della ricerca scientifica e delle esperienze_effettuate_sugli ambienti costieri italiani dalle amministrazioni e dal mondo accademico, operanti in ambito nazionale e regionale, dai professionisti ed imprese specializzate nelle attività di modellazione dei sistemi costieri, nella progettazione e realizzazione di opere idrauliche e marittime, nelle tecniche di monitoraggio e di rilievo ambientale delle coste. Oggi il problema dell’erosione delle coste rappresenta una grave e preoccupante criticità dell’intero sistema costiero dell’Italia Meridionale.
Probabilmente l’approccio migliore per affrontare tale criticità richiede un’azione sinergica tra le Istituzioni operanti in questo ambito territorià le per via della notevole complessità dei fattori in gioco. In Italia Meridionale le trasformazioni de| sistemi fisici bacini fluvialicosta sono di fatto determinate dall’azione concomitante di fenomeni di siccità, di dissesto idrogeologico (frane ed alluvioni) e di erosione delle coste, sempre più accentuati dalle variazioni intervenute nel regime cli- matico a scala locale e globale. Sull’entità ed estensione dell’erosione delle coste hanno influito notevolmente: i sistemi d’uso del suolo; la costruzione di importanti opere infrastrutturali sviluppate a livello interregionale per assicurare l’approvvigionamento idrico delle comunità anche in presenza di fenomeni di siccità; la realizzazione di opere di sistemazione dei corsi d’acqua e delle aree in frana per la protezione dell’uomo, delle sue opere ed attività.
Ne consegue che per fronteggiare in maniera efficace le problematiche di erosione costiera appare indispensabile: predisporre ed attuare piani gestionali delle aree costiere che tengano conto della dinamica in atto, dell’esigenza di sviluppo economico di queste zone, dei molteplici rischi a cui sono esposte; attivare una più stretta cooperazione tra lo Stato, le Regioni, gli Enti locali, le Autorità di Bacino affinché si possa pervenire: 1) ad un più efficace coordinamento tra le politiche di sviluppo economico e la necessità di tutela del territorio; 2) ad un sistema di pianificazione e gestione integrata dei sistemi bacini fluviali-costa; 3) alla programmazione unitaria degli interventi di difesa delle coste superando i limiti amministrativi.
In tale contesto si inserisce la formulazione della “Proposta per un formale accordo tra Regioni dell’Italia Meridionale per la gestione integrata e la mitigazione del rischio d’erosione delle aree costiere” finalizzata alla istituzione di un “Comitato di Coordinamento” permanente tra Regioni, Enti locali, Autorità di Bacino interessate per l’individuazione e condivisione di strategie per la gestione del sistema costiero e per il coordinamento delle attività conoscitive e di monitoraggio delle coste e delle dinamiche in atto, anche mediante la creazione di una piattaforma informatica di condivisione delle conoscenze. L’attivazione di “tavoli di coordinamento” permanenti consentirebbe di monitorare e di adattare la programmazione territoriale alle modificazioni del sistema fisico ed alle condizioni di rischio naturali ed antropiche, e di pervenire alla programmazione unitaria degli interventi di difesa e valorizzazione delle aree costiere, facendo leva su strutture tecniche già operanti, a scala di sistema fisico, nell’apparato amministrativo nazionale e regionale, quali le Autorità di Bacino.