Salerno, 12 dicembre 2024.
Presentata a Salerno la ventesima edizione del dossier ‘’Comuni Ricicloni’’ di Legambiente nel corso dell’VIII edizione di Ecoforum, promossa da Legambiente Campania. La Campania ha fatto ‘’passi da gigante nella gestione dei rifiuti grazie allo sforzo di centinaia di comuni che hanno visto nella raccolta differenziata non solo un obbligo di legge, ma anche l’unica strada lungimirante per un modello economico sostenibile e circolare’’. Dal 2004 al 2023 infatti è passata da 69 a 323 Comuni Ricicloni, con un incremento in 20 anni del 368%. Un dato molto importante che è l’ossatura di una media regionale di raccolta differenziata che è passata dal dato dell’11% del 2003 al dato del 57% del 2023, con un incremento del 418%. Nel 2023 i Comuni Rifiuti Free sono 117 e dal 2020 al 2023 c’è stato un incremento nel numero del 9%.
Per celebrare i 20 anni di dossier, si è deciso di assegnare, partendo dalla normativa vigente, il podio ai comuni che hanno mantenuto in tutti questi anni la percentuale di RD al di sopra del 65% (dal 2004 fino al 2023), sebbene i limiti di legge sul raggiungimento minimo di RD fossero diversi rispetto ad oggi. Al primo posto Sant’Arcangelo all’Esca (AV) comune riciclone da ben 18 anni, seguito da Bellizzi (SA) da 17 anni, infine Chiusano San Domenico (AV), Roccadaspide (SA) e Manocalzati (AV) da 16 anni.
Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti in Provincia di Avellino, il Comune di Domicella il più virtuoso, Cautano per Benevento, Mignano Monte Lungo per Caserta, Massa di Somma rispettivamente per la Provincia di Napoli e Morigerati per Salerno. Per i comuni tra i 5.000 e 15.000 in Provincia di Benevento spicca il comune di Montesarchio, Santa Maria a Vico per Caserta, Avella per Avellino, Olevano sul Tusciano per Salerno e Cimitile per la Provincia di Napoli. Per i comuni oltre i 15mila abitanti in testa alla classifica Ottaviano (NA) e Baronissi (SA).
Sono 13 gli interventi previsti per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani in Regione Campania di cui 8 impianti a tecnologia aerobica e 3 integrati aerobici anaerobici. Inoltre, su due impianti aerobici sono previsti interventi di revamping anaerobico per la produzione di biometano. Un investimento di circa 273 milioni di euro con fondi europei dedicati allo sviluppo e alla coesione, che porteranno al trattamento di circa 320 tonnellate di frazione organica.
A portare i saluti istituzionali Giovanni De Simone, delegato all’ambiente e al mare Provincia di Salerno e Stefano Sorvino, direttore generale di Arpa Campania. A introdurre i lavori Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania. Sono intervenuti, tra gli altri, Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Regione Campania, Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente e Alberto Grosso, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti Arpac
<<Questo rapporto – ha dichiarato il dg dell’Agenzia – è interessantissimo perché offre un quadro di riferimento aggiornato e completo di una serie di dati che sono presentati attraverso un’elaborazione e interpretazione critica, quindi in una cornice unitaria ed organica su uno dei temi fondamentali della problematica ambientale in generale e della Campania in particolare. Arpa Campania come è noto gestisce la sezione regionale del Catasto dei rifiuti e opera in sinergia con l’Osservatorio regionale per l’attività di monitoraggio di raccolta e di elaborazione dei dati, un’attività che potrebbe sembrare anche scontata, ma che è la base conoscitiva necessaria per impostare le politiche di intervento>>.