

Napoli 11 marzo 2025
Da circa trent’anni, a seguito del referendum abrogativo del 1993, l’organizzazione dei controlli ambientali si è enucleata e distaccata dal complessivo sistema sanitario – pur mantenendo forti legami ed interconnessioni- con la nascita per decreto legge e la progressiva strutturazione delle Agenzie ambientali nazionale e regionali. Queste ultime, nate come costole resesi autonome dalle Aziende sanitarie locali (ASL, ex Usl), sono organismi tecnico-operativi ed enti strumentali delle rispettive Regioni deputati alle attività di conoscenza, controllo ambientale ed al monitoraggio indipendente, nell’ambito delle funzioni di prevenzione collettive collegate anche alla sfera della sanità pubblica. Esse oggi, ai sensi della legge quadro n. 132/2016, costituiscono nel loro insieme di 19 Agenzie regionali, le due provinciali di Trento e Bolzano e l’ISPRA a livello centrale, il sistema nazionale di protezione dell’ambiente (SNPA), istituzionalmente preposto all’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni di tutela ambientale (LEPTA) in modo omogeneo e tendenzialmente uniforme sull’intero territorio nazionale.