Napoli, 17 dicembre 2021.
Individuare i tratti di costa a rischio di erosione e caratterizzarli per migliorarne la fruibilità turistica e balneare, è questo l’obiettivo finale del lavoro sperimentale sulla Posidonia oceanica affidato all’Arpac dalla Regione Campania con la legge regionale n.5/2021. A tale scopo l’Agenzia ha siglato una convenzione con il CoNISMa, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, al quale afferiscono ben 32 atenei italiani, e con il quale l’Arpa Campania intrattiene da anni proficui rapporti di collaborazione in tematiche incentrate sulla tutela del territorio e dell’ambiente marino- costiero. Lo studio è finalizzato alla classificazione delle spiagge del territorio regionale e alla predisposizione di sistemi continui di monitoraggio del fenomeno del deposito del materiale organico costituito dalle foglie di Posidonia. Arpac e CoNISMa concorreranno alla realizzazione di tutti gli obiettivi previsti nel piano di attività predisposto dall’Agenzia, il CoNISMa fornirà il proprio supporto in tutte le fasi del progetto, in particolare nelle attività operative di censimento dei tratti di litorale interessati dallo spiaggiamento e accumulo delle banquettes – gli ammassi intrecciati di Posidonia – inclusa la loro caratterizzazione, e fornirà ogni utile supporto per lo studio e l’individuazione delle soluzioni possibili da adottare in funzione della caratterizzazione dei siti di accumulo. I responsabili della convenzione, che durerà fino al 1 settembre del 2023, sono, per l’Arpac, il dottor Lucio De Maio, Dirigente della U.O. Mare, e per il CoNISMa, il prof. Giovanni Fulvio Russo, URL Università di Napoli Parthenope.
<< Arpac e CoNISMa – dichiara il direttore generale di Arpa Campania, Stefano Sorvino – collaborano già dal 2015 anche nell’ambito delle attività di Marine Strategy affidate all’Agenzia con il monitoraggio congiunto tra le due istituzioni degli habitat coralligeno e fondi a Maerl/rodoliti nelle aree della regione Campania. Nel 2018 hanno effettuato uno studio degli habitat bentonici tra la costiera amalfitana, la penisola sorrentina e Capri per fornire indicazioni sulla salute dell’ambiente marino in un’area di grande richiamo turistico. Con questa nuova convenzione si avvia un lavoro sperimentale e innovativo , con caratteristiche che lo rendono finora unico nel nostro Paese.>>
<<L’ultima mappatura sulle praterie di Posidonia risale ad oltre vent’anni fa – spiega il direttore tecnico dell’Agenzia, Claudio Marro – molte praterie sono nel frattempo scomparse così grazie a questo studio sarà possibile capire non solo qual è il nuovo assetto ma soprattutto quali tratti di costa potranno essere recuperati rimuovendo gli accumuli di Posidonia, fermo restando che quelli già a rischio erosione non dovranno essere toccati come nel caso degli accumuli che insistono su costa rocciosa non adibita alla balneazione.>>