Napoli, 21 maggio 2021.
L’Agenzia ambientale della Campania e l’Amministrazione comunale di Giugliano in Campania hanno incontrato lo scorso 21 maggio la stampa locale per presentare i primi risultati di un’iniziativa di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico in corso da circa due mesi nella terza città della regione per numero di residenti. Alla presenza, tra gli altri, del sindaco Nicola Pirozzi, il direttore generale dell’Agenzia Stefano Sorvino e i tecnici di settore hanno illustrato un’attività che segna l’intensificazione di una collaborazione tra Arpac e Comune per integrare le impegnative attività dell’Arpa Campania già in corso in questo territorio e approfondire il quadro di conoscenze in un’area contraddistinta da significative pressioni insediative e criticità ambientali.
«Arpac», ha evidenziato il dg Sorvino, «è presente sul territorio campano con una rete capillare di stazioni di monitoraggio rappresentativa dell’intero scenario regionale, pur nella sua articolata diversificazione. Le campagne straordinarie che stiamo conducendo con i laboratori mobili forniscono dati integrativi e specificativi che ci aiutano ad analizzare e comprendere sempre meglio le complesse dinamiche dell’inquinamento atmosferico. I fattori che incidono sono molteplici: vanno considerate innanzitutto le fonti di emissioni inquinanti, che spaziano dal traffico ai riscaldamenti alle attività produttive fino ai fenomeni di combustione illegale dei rifiuti, ma vanno considerati attentamente anche gli aspetti meteoclimatici e la conformazione geomorfologica e orografica del territorio di riferimento. In prospettiva c’è l’esigenza di potenziare, sotto il profilo quali-quantitativo, le tecnologie di monitoraggio per analizzare il contributo apportato da ogni tipo di fonte, tuttavia già al momento i dati disponibili rappresentano una base utile per elaborare le politiche di intervento e di gestione, tenendo presente che l’inquinamento atmosferico non può essere confinato nei limiti comunali ma per sua natura è un problema gestibile su una scala di area vasta».
«Il laboratorio mobile posizionato a Giugliano», ha detto Piero Cau, dirigente UO Monitoraggio qualità dell’aria, «può essere considerato rappresentativo di una porzione estesa dell’area cittadina, in altre parole monitora gli inquinanti atmosferici a cui è esposto il residente che fa una breve passeggiata in centro per fare la spesa. Nell’arco di due mesi abbiamo riscontrato diversi superamenti del limite giornaliero per il PM10. Alcuni di questi superamenti corrispondono a eventi di afflusso di polveri sahariane e dipendono quindi da fattori del tutto esogeni. Gli altri superamenti destano il nostro interesse perché avvengono in giornate in cui gli sforamenti sono registrati in quelle stazioni del territorio pianeggiante compreso tra Napoli e Caserta che presentano le maggiori criticità per questo tipo di inquinante, fra cui le vicine stazioni di Aversa e Casoria. Segno, quest’ultimo, di un tratto distintivo di questo territorio, che va ulteriormente indagato, anche con l’eventuale e ulteriore installazione di una stazione fissa che permetta di monitorare in maniera ancora più organica l’andamento degli inquinanti nel corso dell’anno e inquadrare la relazione fra il territorio comunale di Giugliano e le vicine aree dell’hinterland di Napoli e Caserta che presentano le maggiori criticità».