Napoli, 8 aprile 2020.
Le acque destinate al consumo umano sono oggetto di periodici controlli per verificare il rispetto di requisiti minimi di salubrità e qualità fisica, chimica, microbiologica e radiologica. Anche in questo periodo di emergenza sanitaria dovuto a Covid-19, in Campania gli enti preposti (Arpac e le Asl) continuano ad assicurare i dovuti controlli. Si tratta, infatti, di attività indifferibili che non sono state interrotte nemmeno in questo particolare periodo in cui alcune disposizioni nazionali e regionali limitano gli spostamenti e la circolazione delle persone.
Ricordiamo che i controlli effettuati da Arpa Campania e Asl si sommano a quelli realizzati dai gestori idrici e interessano i punti in cui le acque sono disponibili per il consumo, e inoltre gli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione, le reti di distribuzione, gli impianti di confezionamento in bottiglia o in contenitori, eccetera.
Sulla base del programma di controlli elaborato dalla Regione Campania, che contempla il numero di campioni di acque da prelevare, le frequenze, i punti di prelievo e i parametri da analizzare, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa di settore (decreto legislativo 31/2001), i dipartimenti di Prevenzione delle Asl stanno assicurando, anche in questo periodo di emergenza, il prelievo dei campioni di acque che poi vengono analizzate presso i cinque laboratori di Arpa Campania dislocati nelle cinque province campane.
Nella tabella sono riportati il numero di campioni programmati da Arpac per il 2020, tenendo presente che i numeri sono strettamente dipendenti dai Piani di campionamento stilati dalle Asl, e in stretta relazione con il Piano di sicurezza alimentare e con il Dpar 2020 (Documento di programma annuale regionale).
Sulla base delle analisi dei parametri chimici, chimico-fisici e microbiologici effettuate dai laboratori Arpac, le Asl competenti per territorio rilasciano i giudizi di idoneità al consumo umano delle acque.
In questo periodo di emergenza, anche il Centro regionale radioattività di Arpa Campania, ubicato a Salerno presso il dipartimento provinciale dell’Agenzia, assicura le misure della radioattività per i campioni di acqua potabile (circa 300 annui) che riguardano i parametri Trizio, Alfa totale, Beta totale, Radon.
In linea generale, finora, il numero di analisi sta subendo solo un parziale ridimensionamento in quei comprensori in cui gli operatori delle Asl non possono prelevare campioni di acque perché in quarantena oppure perché numerosi esercizi (quali bar, ristoranti, piscine), sottoposti ordinariamente a controlli, sono attualmente chiusi a causa dell’emergenza Covid-19. In ogni caso, le Unità operative di Arpac preposte alle analisi delle acque uso umano assicurano le attività sul 100% dei campioni che arrivano presso i cinque laboratori agenziali, riuscendo a rispettare anche i tempi di risposta, grazie a una rotazione del personale addetto che evita la presenza contemporanea di più operatori nello stesso laboratorio.
Occorre infine sottolineare che la letteratura di settore e l’attuale stato delle conoscenze tranquillizzano i consumatori rispetto all’utilizzo dell’acqua destinata al consumo umano in relazione ai rischi di contagio di Covid-19. Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità e un recente documento dell’Organizzazione mondiale della sanità affermano che le acque di rubinetto sono certamente sicure rispetto ai rischi di trasmissione di Covid-19 e non sussistono motivi di carattere sanitario che debbano indurre i consumatori a ricorrere a acque imbottigliate. Allo stato attuale, del resto, non risultano evidenze di trasmissione della malattia da SARS-CoV-2 a livello di sistemi fognari e trattamento delle acque reflue.
Stefano Sorvino – commissario straordinario Arpacs